2023-03-13

IL VINO E I SENSI


Quanti sensi risveglia un calice di vino?


Durante una wine experience non c’è niente di più bello di affidarti ai tuoi sensi e lasciarti
trasportare dai sapori e dagli odori che il vino che degusterai ti trasmetterà.
Curioso di sapere quanti sensi servono per degustare un calice di vino? Ti trovi nel posto
giusto! Di seguito troverai delle tips sul rapporto sensoriale che si crea tra un degustatore
ed il suo calice.


Considera che durante una degustazione avrai bisogno di utilizzare, in maniera
consapevole, i tuoi sensi.


La vista, l’olfatto ed il gusto sono i principali protagonisti di una wine experience. Solo
tramite il loro utilizzo potrai affermare di aver partecipato ad una degustazione e di averla
vissuta a 360°.


La degustazione è un’arte a tutti gli effetti, se vuoi approfondire l’argomento leggi a
nche l'articolo sulla degustazione.


Vediamo quindi insieme cosa fare durante una degustazione, andando ad esaminare nel
dettaglio quale lavoro svolgono i sensi nel momento in cui avrai un calice in mano .


Cosa vuol dire esaminare un vino


Lo sappiamo, ami il vino e ti piace assaporarlo quando ti trovi in buona compagnia,
ancora di più se è un buon vino. Ma come fai a valutare il contenuto del tuo calice?
Dopo aver letto questo articolo il tuo approccio cambierà regalandoti nuove ed
inaspettate sensazioni.
Sicuramente farai attenzione ad altri fattori oltre a quello gustativo e la tua wine
experience acquisterà più valore.


Esame visivo


Come prima cosa, dopo aver versato il vino nel tuo calice, osservalo per valutarne la
limpidezza, il vino può essere cristallino o opaco. Stai attento però a non
confondere questo concetto con quello di trasparenza. La limpidezza indica
l’assenza di particelle in sospensione, più ce ne sono e minore sarà la limpidezza.
La trasparenza, invece, è la capacità del vino di essere attraversato dalla luce.


Ciò che devi osservare dopo è il colore. Il colore del vino è l’aspetto più evidente
che spesso colpisce il degustatore. È l’elemento più importante dell’esame visivo,


dietro al colore si nascondono alcune caratteristiche che potranno essere
confermate e verificate durante gli altri esami: gustativo ed olfattivo. Al colore sono
collegati l’intensità che va dai colori più tenui a quelli più marcati.

Dalla tonalità delcolore, invece, potrai capire se stai bevendo un vino giovane o uno invecchiato,
potrai trovare dei colori che variano dal viola intenso al giallo paglierino.


Muovendo il tuo vino nel bicchieri puoi valutare la sua consistenza attraverso le
lacrime e gli archetti che si formano durante il movimento. Se la rotazione è lenta ed
il vino si muove a fatica sicuramente starai bevendo un vino ben strutturato e
alcolico. Se invece la rotazione è veloce, quasi assimilabile all’acqua, vuol dire che
stai bevendo un vino leggero e delicato.


Se stai bevendo un bicchiere di bollicine potrai anche valutare il perlage, ossia la sua
effervescenza.


In conclusione quindi l’esame visivo può suggerirti il tipo di vitigno utilizzato, la
regione in cui è stato prodotto e la sua età.


Esame olfattivo


Continuando la tua esperienza entrerà in gioco l’olfatto. L'esame olfattivo è
fondamentale. L'olfatto è uno dei sensi più importanti durante una degustazione
perché influenza fortemente la percezione del gusto. Ti permetterà di analizzare
l’aroma prima di degustarlo. Odorando il vino percepirai un’esplosione di odori. Ciò
che ti consigliamo è quello di odorarlo più volte per poter esaminare le diverse
sfumature che il vino ti offre e così potrai confermare o smentire le sensazioni che
avevi avuto durante l’esame visivo. Potrai sentire note di frutta, spezie, erbe, fiori o
legno. L'odore può suggerirti l'età del vino, il tipo di uva utilizzata o il processo di
fermentazione e invecchiamento. Inoltre, questo esame ti è utile per la sua intensità,
complessità e persistenza.


Se sei veramente interessato alla degustazione di vini è molto importante crearti una
memoria olfattiva. Chi degusta deve creare attraverso l’esercizio una “banca dati” dei
profumi. Occorre quindi “riattivare” il naso per poter catalogare tutti i profumi.


Esame gustativo


Quello che può sembrare più banale è l’esame gustativo. Ma lo sapevi che il gusto
del vino può essere analizzato in tre fasi?
1. La percezione iniziale
2. La sensazione in bocca
3. La sensazione al palato.Questo esame ti dà la possibilità di analizzare tutti i sapori presenti

all’interno del vino che stai degustando, attraverso alcuni parametri, come per esempio: la
dolcezza, l’acidità, l’intensità e la persistenza.
Quest’ultima fa riferimento al retrogusto, ti farà notare tutti quei sapori che ti
rimangono in bocca dopo aver degustato il vino.


Conclusione


Adesso sai perché il vino viene definito il nettare degli dei? È la bevanda per
eccellenza, inebriante, coinvolgente, quella che stimola menti, sensi, umori e
sentimenti.
Una bevande che racchiude una storia che ci parla di terra, arte, natura, di
grande passione e di antiche culture, di duro lavoro e immenso amore per il
territorio. Basterà volerlo e saperlo ascoltare ed esso ti racconterà la sua
storia. Segui i nostri consigli e dedica al contenuto del tuo calice l’attenzione
che si merita!





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